Boehringer Ingelheim sponsorizza un programma specifico di supporto psicologico per medici e infermieri.

 

Anche chi aiuta ha bisogno di aiuto. Negli ultimi mesi, caratterizzati dall’emergenza sanitaria da Covid-19, il personale medico-sanitario è stato esposto a livelli di stress altissimo, con grandi rischi per il proprio equilibrio psichico e per il proprio benessere: hanno dovuto gestire molti pazienti contemporaneamente, con risorse essenziali a volte insufficienti per affrontare l’emergenza; sono stati esposti al contagio, molti hanno contratto il virus; hanno avuto paura di infettare le loro famiglie, ecc.

Boehringer Ingelheim Italia, che fin dall’inizio della pandemia, ha dimostrato la propria vicinanza alla popolazione, ai pazienti e a coloro che se ne prendono cura, offrendo il proprio sostegno attraverso diverse iniziative; ha da subito dimostrato sensibilità verso questa problematica, supportando un progetto di supporto psicologico rivolto agli operatori sanitari per rispondere in modo immediato alle richieste di aiuto, attraverso una consulenza specialistica sulla gestione dello stress emotivo in emergenza.

Ora l’azienda ha deciso di continuare questo percorso, sponsorizzando un secondo progetto, realizzato dall’Associazione EMDR Italia, focalizzato su un programma di supporto, nella fase finale e post-emergenziale.

Dopo il momento acuto dell’emergenza, certe esperienze rimangono “ferite aperte”, se non curate con protocolli terapeutici specifici. Seguendo, infatti, i processi normali delle fasi dello stress, è noto che il bisogno di un supporto psicologico specialistico, è ancora maggiore nella fase post-traumatica, quando un soggetto è nelle condizioni di affrontare la propria sfera emotiva. Un supporto psicologico in questo momento, potrà, quindi, facilitare il loro recupero, il ripristino di una serenità lavorativa e della routine quotidiana.

Il progetto si articola in diversi interventi, volti a sostenere il singolo, i gruppi o l’intera equipe di un reparto ospedaliero. Tutti gli interventi sono su base volontaria, aperti a chi avvertisse il desiderio o la necessità di farne ricorso.

Il primo consiste in un supporto individuale telefonico/video. Sono, poi, previsti incontri di “defusing” di gruppo, con l’obiettivo di aiutare gli operatori ad alleviare e gestire gli effetti dello stress e a “decomprimere” la tensione emotiva, elaborando i momenti più traumatici vissuti nell’ambito dell’emergenza Coronavirus. Durante gli incontri si individueranno sia le risorse individuali che quelle del gruppo. Infine, sono previste sedute individuali rivolte in particolare a medici, infermieri, operatori che hanno vissuto la quarantena, che sono stati positivi al virus, che hanno subito dei lutti, che hanno familiari malati, ecc.

Si prevede un periodo di due fasi 2 fasi del post-emergenza: da giugno a settembre e da ottobre a dicembre 2020.

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