Annamaria Mancuso intervenuta in 10° Commissione Affari Sociali al Senato per un’audizione sul tema liste d’attesa. Proposto il lancio di un’APP collegata al Ministero per segnalare eventuali sforamenti dei limiti massimi stabiliti per i tempi d’attesa. “Intramoenia solo se in struttura non ci sono liste d’attesa”.

 

 

 

«La risoluzione del problema delle liste d’attesa è complessa, non può essere affrontata solo da questo decreto legge, ma dal complesso di misure che verranno messe in campo anche dai decreti attuativi e dalle disposizioni in parte già anticipate dalla bozza di DDL».

Lo ha dichiarato Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV, Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, intervenendo in 10° Commissione Affari Sociali al Senato per un’audizione sul tema liste di attesa.

«Innanzitutto – ha aggiunto – ringraziamo il Presidente Zaffini per la consueta sensibilità e per averci consentito di partecipare a questa audizione. Ricordo che il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” fa attività di advocacy, portando ai tavoli decisionali le istanze di 48 associazioni di pazienti oncologici, attive nelle varie declinazioni dell’oncologia, distribuite sul territorio con oltre 200 sedi e con migliaia di volontari».

Nel corso dell’audizione, Mancuso ha espresso alcune considerazioni e proposte sul decreto “Liste d’attesa”.

In particolare, ha detto: «Provo a lanciare una provocazione: perché non inserire nel decreto una disposizione per cui, chi lavora nel pubblico e sceglie di fare anche libera professione venga autorizzato solo e a condizione che non ci siano liste d’attesa nella struttura in cui lavora?».

Successivamente ha poi proposto il lancio di una nuova APP, «collegata al Ministero, utilizzabile dai cittadini, e dalle associazioni di categoria degli utenti, affinché possano non solo prenotare visite e prestazioni diagnostiche-strumentali, ma anche segnalare all’istante eventuali sforamenti dei limiti massimi stabiliti dal Ministero per le liste d’attesa e delle eventuali carenze dei livelli minimi di assistenza».

Durante l’audizione Mancuso ha consegnato al Presidente Zaffini una targa commemorativa dei trent’anni di attività dell’associazione Salute Donna.